Eccomi, o meglio eccoci.
Si perché dopo la conoscenza fatta con Mauro, il post precedente, le stesse esperienze vissute quasi in contemporanea, il suo successo letto nei vostri commenti, ho trovato giusto eleggerlo Vice Presidente. Non se ne abbia Angie e ammetto che il temine l'ho copiato da lei e da Orchideablu.
Quindi do spazio a Mauro che racconta un po' di se e della sua aiutante... rossa, torinese (mi verrebbe da scrivere anche... con delle belle gomme) e tutta curve.
Questo è il primo mattone messo da Mauro:
A volte penso veramente che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, come diceva una pubblicità anni fa. Quasi trent’anni di progetto eppure ancora maledettamente attuale, funzionale, semplice. Assolutamente unica. Made in FIAT, Torino (eh Mari, che sviolinata..).
È la Panda. In questo caso la mia..
Da quando sono nato la mia famiglia si è spostata con lei. All’inizio era la panda 30 che mi portava all’asilo, con le balestre e i sedili di tela. Anni dopo arrivò esausta al concessionario per essere sostituita con la 750 CL. Quattro anni fa il mio fulgido portafoglio mi permise a stento di comprare una 900 IE usata. Non vi nascono che il mio sogno sarebbe comprarmi la 4x4, sempre il modello vecchio ovviamente (vi assicuro che la vendono ancora a peso d’oro accidenti ).
Scusate questa intro un po’ languida, visto che sto parlando di quattro lamiere saldate, ma dovete capire che in qualche maniera anche un po’ di me è saldato lì dentro. Correre freni a mano fare l’amore dormire in quattro esplorare trasportare sbandare mangiare ascoltare la musica frena frena! troppo tardi.. prendere multe perquisa documenti per favore vai a scuola all’università in ufficio al mare a sciare e il riscaldamento non riscalda mettilo al massimo è già al massimo piangere e ridere ridere, ma.. la strada non c’è! FA NIENTE, SI PASSA LO STESSO! (tra i castagni, in questo caso..)
Insomma, una vita lì dentro..
Da quando poi la mia vita ha preso una piega edilizia, è stata ‘arruolata’ in toto operativa h24 in qualità di mezzo di trasporto TOTALE del grillo (che sono io). Ho quindi pensato ad un allestimento tosto: via i sedili posteriori, al loro posto un bel pianale di compensato a prova di bomba (che tra l’altro ha migliorato un sacco l’acustica delle casse giuro!) e per finire un super portapacchi, trovato che era un agglomerato di ruggine, rimesso a nuovo e oplà.. il PANDEDILE è pronto al massacro!
E quale è stato il primo massacro? Semplice: svuotare il garage. Già perché i precedenti proprietari nonostante le promesse ed effettivamente impossibilitati a farlo come dovevano, lì dentro hanno lasciato un sacco di ciarpame. Ci ho messo un giorno intero per venirne a capo ovvero due viaggi alla discarica caricando la panda all’inverosimile. Quello che ho stipato su ‘sta povera macchina ha dell’incredibile, in discarica erano tutti allibiti. (calmi calmi, il frigo gelati che si vede in foto l’hanno portato via i proprietari, almeno quello!)
Vi sarete accorti che intanto vi ho introdotti nel mio cantiere.. per motivi di logicità continuo col garage, altrimenti se vado in modo cronologico viene fuori un casino. Ebbene sto benedetto box ha il difetto di essere molto basso (2 metri esatti) e soprattutto aveva le pareti finite con quel cavolo di intonaco super granuloso che proprio non mi andava giù! Passi sulle pareti esterne della casa, ma dentro il garage proprio no! Diventa un delirio anche solo attaccare una mensola!
E allora via! Su indicazione di Carlos, il mio muratore, le ho intonacate usando la malta bastarda. Sembra una cazzata, ma tirar fuori una parete sufficientemente lineare senza avvallamenti macroscopici non è facilissimo, soprattutto per me che era la prima volta che impugnavo cazzuola e frattazzo. Non ho voluto fare le fasce prima di intonacare perché trattandosi del box non mi sembrava necessario una cosa super precisa, almeno in questo caso.. Attualmente ho già imbiancato due pareti, a giorni finisco la terza, poi potrò finalmente trasferire il banco da lavoro, attrezzi e scaffali vari dal box dove sono ora e tra un po’ potrete valutare voi stessi la differenza tra il PRIMA… e il DOPO!
Barcollo, SPESSO, ma non mollo, MAI
A presto,
Mauro
Mi permetto solo di aggiungere due parole sempre scritte da Mauro in un SMS: "E' una bella sensazione tirar notte e scrivere sapendo che in qualche modo c'è un piccolo pubblico di lettori"... con il quale condividere almeno una parte di se stessi.