giovedì 5 luglio 2007

E adesso faccio la seconda

Pubblico questo post in ritardo di un giorno, ma…
Sono appena tornato dalla serata con Claudio e Ezio, con loro ci si diverte sempre, non si fa niente di particolare ma si sta in allegra compagnia.
Ma appena rientrato a casa, anche se è tardi, ho foglia di chiudere i lavori. Non voglio rimandare a domani.
Così nel silenzio della notte, ho miscelato i componenti della malta e via di cazzuola e frattone.

Ecco l’opera:





È stata dura, sono stanco e domani mattina farò fatica ad alzarmi per andare in ufficio, ma sono contento di aver finito di intonacare.

Il prossimo weekend mi dedicherò alla rasatura e a quello che rimane della casa. Devo lavare e stirare, altrimenti mi ritrovo ad andare in ufficio in mutande ;-)

A presto,

Il Mari

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Just for you.

dato che il via alle spallette lo hai dato te, ti copio l'introduzione al capitolo da dove ho tratto la ricetta di vazquez montalban.

Fave spalle e angolini nascosti (chissà se intendeva anche gli ombelichi N.d.G...nota di guasty)

E' possibile che qualcuno si domandi cos'abbiano a che vedere le fave o la faba asturiana (che fava non è ma fagiolo) in un capitolo soprattutto carnale, in cui predominano le spalle, siano o no0 di Wanda, e le frattaglie. Così come sostengo che il baccalà non è ne carne nè pesce, bensì mummia miracolosamente resuscitata dall'alchimia culinaria, ritengo che la fava sia materia gastronomica sessuale di primaria importanza, e non per il suo aspetto, ma piuttosto per l'oscuro sapore che genera, anche quando la formula è tanto semplice e priva di calorie come nelle fave alla santoreggia.
Sappiamo che i piselli sono legumi innocenti che non hanno mai suscitato passioni, nè grandi nè piccole; le fave sono invece un eccesso osceno che predispone a superare norme noiose e stupide.
Spiegata quindi la coesistenza delle fave con la spalla di Wanda, devo aggiungere che gli angoli e gli anfratti delle bestie hanno importanza non solo nelle cucine erotiche dei paesi sessualmente sottosviluppati sopravvissuti granzie al voyeurismo minore (pieghe dietro il ginocchio, ascelle, scollature, polpacci). Anche gli antichi avevano creduto che le parti delle bestie che sono pieghe nascoste diventano cibo peccaminoso e squisito, per lo stretto rapporto che c'è sempre stato, cè e ci sarà, tra oscurità e piacere.
Chi non crede a quel che dico, cerchi pure di sperimentare le baiser florentin sotto la lampada di una sala operatoria o, sempre sotto quella luce, di godersi una fricassea di piedini di maiale. Fiasco garantito.


(dici che è un invito a mettere luci con il potenziometro?)

Il Mari ha detto...

Cara mi bella muuuuuuuuuuuuuuuu!!!
Pensavo di fare il bagno dell'ombelico in blu e azzurro... ma a questo punto inizio a pensare a qualcosa sul rosso, come la passione... per la carne al sangue, che coserva il suo sapore, o addirittura cruda alla tartar, con l'aggiunta di una punta di cognac è fantastica. Chiedo scusa ai vegetariani o vegani che leggono e che rispetto, ma ogni uno ha le sue piccole passioni.

Anonimo ha detto...

la tartar con un goccio di cognac?

mhmmmm mhmmmmmm!!! (alla Dan Peterson)

Anonimo ha detto...

Finalmente l' anonimo da PD che non si fa mai sentire..
Finalmente hai finito questo "famoso" bagno! Ora quanto e cosa ti manca per finire tutto?

Il tuo nipote.