martedì 5 giugno 2007

Il lavoro fa male, lo dicono tutti



FA SOL - FA SOL
Il lavoro fa male, lo dicono tutti
FA SOL - FA DO SOL
è meglio fare l'amore anche tutte le sere sì, che fa bene sì.
Sì il lavoro fa male male male lo dicono in troppi,

una valigia di sogni prima della partenza, da domani vacanza.

La foto del mio dito bendato può sembrare provocatoria, in realtà lo è... e non lo è.


I "Muratori per Caso" non sono sempre al lavoro in cantiere, hanno anche la loro vita privata, anche per questo è da un paio di giorni che non scrivo.

Le note della canzone riportate all'inizio sono quelle di una ben nota canzone di Irene Grandi e per tutto c'è una spiegazione.

Per Domenica grandi progetti: sistemo la camera, stiro e finisco di montare la finestra.
Invece ho passato il pomeriggio con amici che sono venuti a trovarmi e la sera sono andato a Ivrea al concerto di Irene Grandi



Bella serata, bella musica e poi.... lei è bella, brava e simpatica!

Cosi oggi mentre lavoravo spaccando i mattoni per riempire il buco attorno alla finestra, cantavo questa canzone e... zack... una cazzuolata nel pollice.

Da quì la constatazione che il lavoro fa proprio male e l'ispirazione a raccontarvi del concerto.

Ma torniamo al cantiere e finiamola di sognare Irene.

Oggi giornata redditizia, ho fissato l'appuntamento con quelli del gas. Lunedì prossimo vengono a spostare il contatore da dentro in casa, all'esterno nell'apposita nicchia.

Quindi l'esigenza di finire in fretta la finestra per poi poter intonacare e finire il bagno.

Cosi, mi sono armato di buona volontà e ho iniziato l'opera, rompendo il bordo dell'intonaco esistente tutto attorno alla finestra, proteggendo la finestra con del nylon per non rovinarla, ho preparato la malta e spaccando mattoni, in modo da riempire con essi lo spazio per utilizzare meno malta.


Ma la sorpresa più gradita è stata visita di Tina. Era da parecchio tempo che io e lei non ci vedevamo, e mi ha fatto piacere che mi venisse a trovare proprio in cantiere, e ha fatto da supporter hai miei lavori di muratura e anche da fotografo ufficiale.

Questi sono gli scatti da lei realizzati:
Ero già a metà dell'opera.

Qui mi esibisco nel lancio della malta con la cazzuola. A vedere i muratori veri, sembra una cosa semplice, invece vi assicuro che non è facile... ma con la pratica e la pazienza...

UN

DUE



TRE


Ma guardate che faccia goduta!!!

Alla fine una foto con Tina era doverosa.

Questa è l'opera completata:

Domani la scarto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il lavoro nobilita, mobilita e debilita.

ecchessaràmmai una cazzuolata sul pollice!

le ferite guariscono, le donne amano le cicatrici e la gloria dura per sempre...!
(ussignur questa frase l'ho usata di recente, ma c'è un'epidemia di incidenti in giro?)

Soprassedendo: ormai mi sono abituata a vedere la maestria dei lavori di fino, però del gioco di polso della cazzuolata in terzo tempo, e del lancio preciso della malta nel canestr# ops...nel pertugio, ho apprezzato lo stile.

...benchè...tsk tsk tsk, ho constatato che non l'hai effettuato atleticamente "in sospensione"!!!

E' stato tuttavia gradevole verificare che non tenevi il ginocchio piegato, come una ballerina di fila in posa, per mostrare leggiadramente il profilo migliore, (tuo e della finestra) ma perchè c'era uno sgabello che usi come trabattello per "elevarti" nel momento del bisogno.

Quello sgabello, umanamente manifestato, è sembrato allora più come...il corpaccione del gigante Golia, che tu, novello David, usavi con elegante nonchalance come poggiapiede, per rilassare il quadricipite stanco.

Per cui: lunga vita allo sgabello!