venerdì 1 giugno 2007

Filo a piombo

Forse mi sto ammalando... oggi come sono uscito dall'ufficio mi sono precipitato a fare acquisti.
Fino a ieri compravo cravatte, camice, profumi... oggi ho comprato il FILO A PIOMBO.

"Il filo a piombo è un peso, non necessariamente di piombo, appeso ad una corda e con l'estremità appuntita in modo da poter puntare su scale graduate per effettuare le misure dello scostamento dalla verticale. Il peso di metallo, detto piombo, può essere di diversi grammature, il peso è importante per tendere perfettamente la corda e per evitare che gli spostamenti d'aria influenzino la misurazione. Appeso in prossimità dell’oggetto da controllare, si “traguarda” se il filo rimane parallelo all’oggetto o se ne distanzia (o si avvicina). In tal caso è necessario apportare l’adeguata correzione."

Non ci crederete ma non vedevo l'ora di arrivare a casa per provarlo. Se qualche muratore incappa in questo blog mi prende di sicuro per scemo. Eppure la semplicità di questo oggetto, l'utilità e il fatto che sicuramente esista da secoli, mi affascina. Mi sono detto: "In fondo un buon muratore deve avere un filo a piombo" e, per giustificare ulteriormente la mia follia, ho aggiunto: "poi nella vita può sempre servire!" come se fosse un oggetto di uso quotidiano comune, tipo il telefonino. In realtà, la mia mente contorta, oltre a portarmi a fotografare l'oggetto in questione per poi pubblicarlo, mi porta ai lavori che farò durante questo fine settimana, cioè il montaggio della finestra.

Per assicurare un buon montaggio avrò bisogno degli strumenti classici del muratore, la livella o bolla e il filo a piombo, altrimenti poi dovrò brevettare anche la finestre per guardare la Torre di Pisa, cioè storta come lei (forse all'epoca questo semplice strumento non era di moda).

Come vedete non faccio rumore, non mi sporco di calce, ma la mia mente lavora in anticipo nel cantiere.

La cosa che mi spaventa è che sembra mi stia fossilizzando in questo cantiere. Per carità, dopo aver fatto l'acquisto, sono andato dal barbiere e non ho più pensato al filo a piombo, soprattutto finché mi trovavo tra le mani della giovane sciampista con grandi occhi chiari e profilo interessante. Come dire, non sono ancora diventato un muratore Gay, stile quello dei Village People.

Ve lo ricordate!?!


Il tempo a Torino continua ad essere schifoso, mentre scrivo fuori sta piovendo a dirotto e il ritmo della pioggia scrosciante tiene il passo alle mie dita nella tastiera. Le mie piante saranno contente!

Ora mi riallaccio brevemente a quanto hanno scritto Zefiro, Chan Chan (mi ricorda una bellissima canzone dei Buena Vista Social Club) e Draga.

In effetti il gioco dell'anonimato esiste ed è simpatico, ma un nickname rende più chiaro il dialogo e mi permette di interagire meglio con i miei ospiti, che sono soprattutto dei collaboratori. Forse alla maggior parte non è chiaro che dopo aver scritto il commento basta scegliere "Altro" e scrivere nel campo NOME il proprio nickname. Non è richiesta nessuna iscrizione ne sottoscrizione e fatto questo non perderete l'anonimato.

Forse domani sera esco, vorrei godermi un attimo della tanto da me decantata vita mondana di Torino, ma questo dipende dalle condizioni metereologiche.

A presto,

Mari

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per la chiarificazione (non sto parlando del brodo)

Approvo l'acquisto: in ogni casa ci deve essere un filo a piombo, perchè
1) non bisogna mai perdere l'à plomb
2) è un'efficare arma di difesa, in quanto roteato e poi scagliato verso un malfattore(presente le bolas?) possono immobilizzargli gli arti inferiori se scagliato in basso, o fargli molto male se il filo gli si arrotola attorno al collo e il peso gli finisce in faccia
3) è utilissimo per spiegare "l'effetto fionda" delle navicelle spaziali lanciate verso gli altri pianeti del sistema solare.
4) introduce il discorso della "bolla" orizzontale, che quando l'ho vista usare per misurare la dismetria delle ossa pelviche, mi sono stupita come se avessi visto passare una Testarossa in un vicolo medievale.

anche qui tempo da lumache

Anonimo ha detto...

Certo che tra tutti i blog che ho visto questo è sicuramente il più bizzarro!

Sei un esibizionista (tutti i bloggers lo sono)particolarmente eccentrico rispetto a tutti gli altri.
Comunque, gran bella trovata: se mai avrò bisogno, ti faccio un fischio

Un in bocca al lupo da CrazyHorse!

Anonimo ha detto...

Ciao zio. Sinceramente non ho commenti da dire ma ti scrivo lo stesso perchè ho voglia di lasciare un mio "ricordino". Anche da noi il tempo fa schifo.
Un bacio grande come una casa.
ALBI.
P.S. Scusa la "non originalità" del commento.

Anonimo ha detto...

Buonasera,
anveditu CrazyHorse solo navigando nel tuo blog ha capito "qualcosina" di te! Evviva la sincerità...

Ciao Albi,
anche tu pensa a come vorresti chiamarti quando entri nel blog, inventa un bel nome di fantasia (comunque lo puoi dire di nascosto a Mari, così ti riconosce lo stesso quando scrivi)! Per quale squadra tifi???

Buona notte a tutti
CHAN CHAN

PS
Il nickname arriva proprio da lì...e ne faccio di Km con lo stesso ritornello!

Anonimo ha detto...

ommamma...se te sei un esibizionista allora io sono un..voyer...no quello è per maschi, una voyeuse?

Ma scusa Crazy, se stiamo parlando di finestre è certamente per guardare al di là delle nostre mura domestiche.
Diversamente saremmo sempre ripiegati ombelicalmente su noi stessi, col rischio di creare acquitrini mentali (poi sai che zanzare e altri fastidi si presenterebbero!).

Dunque, guardare agli altri per imparare, per ampliare i propri spazi, per evitare di compiere i medesimi errori, mi pare molto più che un esercizio di voyeurismo.

Anonimo ha detto...

Perche non:)